Un film esce per essere visto da milioni di persone in tutto il mondo. Ciononostante esiste una categoria di persone impossibilitata a scegliere cosa vedere o a che spettacoli assistere: i non udenti. Per i normoudenti il problema della comprensione di un film viene superato tramite il doppiaggio o i sottotitoli, mentre per i non udenti la scelta è obbligata.
Se al cinema vedere un film sottotitolato è praticamente un miraggio, in TV la situazione non è molto più rosea. In Italia i sottotitoli sono previsti solo in rare trasmissioni e non in tutte le fasce orarie, laddove in altri paesi come il Regno Unito viene sottotitolato quasi il 100% dei programmi.
Se per i normoudenti la sottotitolazione assume anche una valenza educativa e didattica, l’importanza di tale funzione vale a maggior ragione per i non udenti. Grazie ai sottotitoli, infatti, essi possono coniugare comprensione e acquisizione di competenze linguistiche, e ampliare così il proprio bagaglio di conoscenze enciclopediche.