Tecnicamente AURES è un plugin, cioè un tool appositamente progettato per interagire con un altro programma, nel quale introduce un meccanismo di sincronizzazione automatica basata sul riconoscimento audio.
Grazie all’audio fingerprinting, una tecnologia che utilizza i fingerprint generati a partire da un segnale audio per identificare e individuare un campione audio in un’apposita libreria integrata nel player. A differenza del riconoscimento vocale, AURES è capace di captare non solo la voce umana ma qualsiasi suono – inclusi musica, rumori ambientali, brusii di sottofondo – ed è quindi in grado di “ascoltare” il film come se fosse un orecchio umano. Nomen omen – dal latino auris, -is, “orecchio” –, ma come hanno dimostrato i numerosi test effettuati sul campo, a differenza dell’organo umano è più preciso e affidabile.
È AURES stesso a generarli attraverso uno strumento standalone integrato, a partire dal video su cui sono stati sincronizzati i sottotitoli a monte. Ciò garantisce stabilità al sistema evitando alla radice eventuali problemi di compatibilità e offre al contempo molti altri vantaggi:
Grazie a una frequenza di aggiornamento di 2-3 secondi, AURES è in una posizione di “ascolto continuo” che gli consente di effettuare il matching con l’audio del film all’istante e di (ri)posizionarsi correttamente in qualsiasi scenario.
Se il lavoro di sottotitolazione a monte è stato effettuato su un file video con un frame rate diverso da quello del film proiettato in sala, i sottotitoli saranno fuori sync. Per evitare ciò, è stato introdotto nella libreria di audio fingerprinting di AURES un meccanismo per l’individuazione e l’aggiustamento di eventuali divergenze di frame rate. Non è quindi necessario alcun intervento umano e ciò vale per qualsiasi film e in qualsiasi lingua.